Se hai un certo interesse per il mondo del golf e vuoi comprendere quanto puoi scoprire al di là del “colpire” una pallina su un prato, ti sarai sicuramente confrontato con il tuo mondo personale:
entusiasmo, paure, pensieri di successo, momenti di grande sconforto, colpi eccezionali, rabbia, ecc.
Il golf, come forse già sai, è uno degli sport dove le convinzioni giocano un ruolo davvero fondamentale e incidono fortemente sul risultato finale.
E non parlo solo dello score, quanto anche della soddisfazione personale, del gusto di giocare, dell’immagine che abbiamo di noi dopo la gara, di cosa ci diciamo, insomma quello che tecnicamente gli allenatori mentali chiamano “il gioco interno”.
Per capirci: esistono delle dinamiche interne in cui se non risolvi i conflitti generati dalla mancanza di sicurezza, dai dubbi nel gioco, da tutto ciò che ognuno di noi gioca (spesso) “contro di se” , il risultato dei colpi sul campo (cioè il gioco “vero”) è pesantemente condizionato.
Un buon gioco interno, significa prepararsi ad accogliere successi sul campo.
Hai letto bene: accogliere!
E voglio proprio condividere questo aspetto dell’ accogliere, perché ho notato che dopo un percorso di scoperta degli aspetti profondi del gioco, quelli che vanno appunto oltre, i giocatori creano degli automatismi utili a fare in modo (direbbe Bagger Vance) che sia il colpo a raggiungere chi lo sta tentando.
Per lo stesso motivo per cui ci sono due modi per avere delle farfalle sul tuo prato.
Il primo è prendere la retina e catturarle, liberandole sul tuo prato.
Il secondo modo …. lo conosci vero?
Quindi come puoi fare per allenare un gioco interno solido?
– Riduci le interferenze esterne (riconosci cosa ti procura tensioni e fastidi ed eliminalo)
– Concentrati sui tuoi punti di forza (non improvvisare e preparati invece di preoccuparti)
– Lascia a casa le aspettative (crea una immagine di te in cui il risultato “esterno” sia allineato con quello che tu senti “interno”)
– Non ti controllare eccessivamente (analizzare troppo movimenti e condizioni, fa sì che la mente razionale sia troppo coinvolta nel colpire la palla, mentre invece dovrebbe essere il contrario)
Il secondo modo è ….. vediamo chi indovina?
Buon allenamento
Marco Malacarne – Mental Coach