IL MENTAL COACH FORNISCE STRUMENTI: Per far parlare mente e fisico la stessa lingua. Per migliorare la comunicazione (dialogo interno e verso gli altri).
Per sentirsi al massimo, in pieno stato di potenziamento quando serve. Per “concentrarsi” rapidamente. Per rendere i giocatori RESPONS-abili (che danno risposte e si assumono responsabilità). Per chiedersi: qual è la cosa migliore da fare adesso. Per ampliare il ventaglio delle POSSIBILITA’. Per gestire le pressioni psicologiche delle partite importanti.
Ciò che conta non sono le cose che ci accadono ma come noi siamo allenati a reagire e questo si può allenare appunto e trasformare in ciò che desidero, se so come fare. Per orientare il nostro modello comportamentale a rinforzare la RESILIENZA. Per vedere le “perle” negli altri e renderli consapevoli, per far sentire importanti le persone
Gli errori sono una certezza, accettali , cambia strategia e riprova
Guarda le situazioni da molteplici punti di vista
Sono le piccole azioni che ripetute danno enormi risultati
E’ nella semplicità che sono racchiuse le grandi idee
Quando non c’è Giusto o Sbagliato, la mente si focalizza sull’esperienza che sta accadendo, sul QUI ed ORA.
Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà.
C’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono… per questo si chiama Presente!”
Gioca sempre per allenare te stesso: mantieni alto il tuo standard
Mental Rehearsal o visualizzazione mentale: usala per anticipare i movimenti
Creare la stessa routine mentale prima di ogni colpo: vediti prima fare le cose che vuoi fare accadere con successo in campo
Abilita la tua mente ad elaborare positivamente le cose negative (traendone un insegnamento) e a ricordare molto bene gli eventi positivi: è ciò che fanno i campioni
Allena regolarmente la tecnica e la mente verso lo stesso obiettivo
Io non sono il mio comportamento e non sono un vincente o un perdente. Lo sono in quel momento e fino alla prossima occasione
Tutti gli atleti di successo non cercano qualcuno o qualcosa su cui scaricare la colpa e si concentrano invece su cosa possono fare per cambiare un risultato che non li soddisfa
E’ la parte più importante per creare le “abitudini” giuste (con riferimenti per la MI) in modo che in campo tutto diventi automatico per la MC. Non devo più “pensare” a cosa fare, perché già lo so. Devo scegliere “solo” quando farlo.
LA RIPETIZIONE E’ ALLA BASE DI TUTTE LE ABILITA’
Visualizzazione:
Vuol dire che se creo nella mia mente delle immagini potenzianti, sono piu’ vicino alla realizzazione dei miei “obiettivi” … E fornisco al mio inconscio una rappresentazione MOTIVANTE
IN CHE MODO POSSO CONNETTERMI CON QUESTI CENTRI?
Se focalizzi la tua attenzione sul baricentro del corpo e adotti una postura equilibrata e simmetrica: il mio corpo, il mio cervello riconoscono in essa una situazione di sicurezza, quindi trasmetti maggiore sicurezza a te stesso. La postura quindi, influenza le emozioni.
Il primo centro (io) attraverso la RESPIRAZIONE INNANZITUTTO
Mi alleno in condizioni che simulano la gara?
Quando „patto“ mi metto PRESSIONE adddosso che simula la gara?
Uso il BIOFEEDBACK: quando sono connesso e centrato sul mio centro, dove sento la connessione? Come mi parla? Quale sensazione fisica ho?
Il centro della pallina: come lo vedo? Come lo sento? Quale rumore fa quando la colpisco al centro?
Il centro della buca: la vedo piccola o grande? Sento il suono della pallina quando ci cade dentro? Immagino ci sia un tee prima di imbucare? Immagino ci sia una calamita che attrae la mia pallina?
Continuare a sfornare un pensiero dopo l’altro prima di colpire la palla, non fa altro che metterci in una condizione di dubbio e di poca fiducia in noi stessi.
Quando siamo sulla palla è bene concentrare l’attenzione su cosa è più utile in quel momento per colpire al meglio quella pallina.
Esiste il Sè1 e il Sè2: il Sè1 loda e punisce,ci inietta la paura e il dubbio, ci parla e ci distrae mentre eseguiamo lo swing, critica, sa cosa succederà e vuole tutti i meriti del bellissimo colpo eseguito.
Il Sè2 invece è chi esegue il movimento.
Come mai i colpi migliori sembrano essere stati più facili e in quelli peggiori tutto era complicato?
Imparare a percepirsi: come penso, come sento fisicamente, su cosa pongo la mia attenzione, come mi parlo, cosa penso sia possibile.
Esiste una parte di me che sa bene come colpire la palla, e poi esiste un’altra parte che supervisiona, critica e sa tutto.
La qualità del colpo dipende da quanto sono capace ad eliminare le interferenze della mente che supervisiona (dialogo interno, pensieri depotenzianti, immagini che mi rappresento)
Lo swing è un movimento in cui alcuni muscoli sono contratti ed altri devono restare rilassati. Prendere consapevolezza corporea di questo ci permette di evitare errori pesanti (come quello di colpire la palla con troppa forza)
Se vuoi migliorare, la prima cosa che devi fare è aumentare la tua consapevolezza. La mente capisce, ma il corpo è in grado di farlo?
Postato 10th May 2012 da Marco Malacarne