Di ogni anno “solare” che termina, possiamo fare un bilancio dei risultati ottenuti (e di quelli non ottenuti) e avremo un quadro sommario di cifre, numeri, piazzamenti, scores, ecc. Chi è più amante delle statistiche avrà anche i numeri dei par, birdies (si spera tanti …), bogey.
Sono particolarmente amante delle statistiche perchè è l’unico modo per avere dei dati oggettivi sulla prestazione sportiva, altrimenti si rischia di dare (e darsi) dei giudizi a “sensazione” che sono sempre una approssimazione della realtà, filtrata dai nostri sensi.
Mi spiego meglio: i sensi (vista (V), udito(A), olfatto tatto e gusto (K)) ci servono per costruire la nostra “mappa mentale” della realtà che
attimo dopo attimo, minuto dopo minuto
Si crea nei nostri ricordi
Inevitabilmente non possiamo “creare” dei ricordi parziali che cancellano o generalizzano le nostre esperienze passate.
Quando dobbiamo parlare di qualcosa che è accaduto, visto o sentito, usiamo le parole che (accidenti anche loro…) sono delle approssimazioni e quindi perdiamo un’altra parte della realtà “originaria”.
Ecco uno schema per capire meglio il concetto:
Se hai già una infarinatura di Programmazione Neuro Linguistica sai di cosa sto parlando, altrimenti ti consiglio di iniziare a frequentare qualche corso introduttivo … :O)
Ritornando al tema dell’articolo, le nostre esperienze sono davvero utili se impariamo qualcosa, se ci portiamo dentro delle consapevolezze nuove.
Ecco quindi cosa ho imparato quest’anno giocando a golf:
Approfitta della stagione in partenza, prendi carta e penna e scrivi cosa hai imparato tu quest’anno giocando a golf.
Buon anno e belle sensazioni in campo.